Dipendenza da Social Network negli Adolescenti: Come Riconoscerla e Prevenirla
Introduzione
Dare priorità al nostro benessere e quello dei nostri figli non è mai stato tanto importante quanto in questo momento storico: oggi più che mai il cellulare e i mezzi digitali sono parte integrante della nostra quotidianità, arrivando talvolta a governarla.
Questo è vero in special modo nelle realtà di bambini, adolescenti e giovani adulti: individui in via di sviluppo che hanno quotidianamente fra le mani un'arma a doppio taglio e che, più di chiunque altro, necessitano di apprendere gli strumenti per maneggiarla con la dovuta cura.
La domanda che questo sviluppo tecnologico impone è: come imparare a non farsi usare dalle tecnologie?
La risposta è: comprendendo i meccanismi psicologici che rendono la nostra mente e quella dei nostri ragazzi un posto da salvaguardare.
Partiamo dalle basi: le soddisfazioni dei bisogni personali.
A quali bisogni rispondono i social network?
L’essere umano è un animale sociale: necessita di comunicare, connettersi e rapportarsi con gli altri per comprendere al meglio sé stesso e il suo ruolo all’interno della società.
Una delle pietre miliari della Psicologia Sociale è la Teoria del Confronto Sociale di Festinger, che asserisce come l’uomo abbia bisogno di confrontarsi con gli altri per autovalutarsi: bisogno che i social network soddisfano pienamente, diventando una sorta di specchio sociale il cui riflesso, tuttavia, è distorto. Questo costituisce un pericolo importante se chi guarda è un bambino o un adolescente, ovvero un individuo in via di sviluppo che potrebbe non aver ancora maturato gli strumenti adatti per riconoscere tali distorsioni.
Il modo in cui i social media presentano una realtà distorta ai nostri occhi lo conosciamo bene:
- Mostrando modelli di comportamento perfetti, ma artificiali e irraggiungibili, come quelli rappresentati dagli influencer. Questi modelli, come la cronaca recente insegna, possono crollare rivelando tutta la loro fragilità.
- Rimandando all’utente un’immagine del proprio valore quantificata in numeri: like, commenti e follower. Ne ho parlato più approfonditamente nell’articolo “Adolescenti in vetrina: la popolarità ai tempi dei social” .
Tutto questo, inevitabilmente, ha ricadute sull’autostima e sulle credenze di efficacia sociale dell’adolescente.
Dal bisogno alla dipendenza:
Quando un bisogno viene colmato da un’attività o da una sostanza esterna, è facile che si crei dipendenza. I social network, con il loro meccanismo di confronto continuo, amplificano questa necessità. Inoltre, le loro caratteristiche intrinseche favoriscono l’addiction. Come?
- Con contenuti brevi e rapidi che si susseguono incessantemente, mantenendo l’utente incollato alla piattaforma.
- Con una stimolazione continua del meccanismo di ricompensa cerebrale, la base di ogni dipendenza, che si acuisce con il passare del tempo.
Come riconoscere una dipendenza da Social
I social possono essere considerati una dipendenza nel momento in cui il comportamento dell’adolescente si configura nei seguenti step:
- Salienza: lo stare sui social diventa la principale attività dell’adolescente, il centro dei suoi pomeriggi e delle sue sere, il resto delle attività appare diminuire di importanza sempre più.
- Interferenza con le altre attività sociali: per estensione del punto precedente, anche le attività sociali stesse, concrete, sembrano perdere di importanza agli occhi dell’adolescente.
- Sollievo: l’adolescente utilizza i social per diminuire le sensazioni spiacevoli come ansia, irrequietezza, frustrazione, noia, irritabilità. In questo caso l’utilizzo del social serve ad essere assorbiti dal mondo virtuale “dimenticando” i problemi del mondo reale
- Tolleranza: l’adolescente necessita di passare sempre più tempo al fine di trarre lo stesso livello di piacere e soddisfacimento dal social
- Astinenza: se l’adolescente è impossibilitato a stare sui social (o gli viene proibito) prova disforia, rabbia, irrequietezza, ansia.
- FoMO: “fear of missing out”, paura di essere tagliati fuori. Il fatto che i social mettano costantemente in risalto le avventure degli altri ragazzi genera nell’adolescente una vera e propria ansia sociale in cui ha paura di perdersi gli eventi sociali, di esserne escluso.
Quali sono le conseguenze della dipendenza da social?
Le conseguenze della dipendenza da social possono essere molto gravi.
- Il fatto che l’adolescente si rivolga al social come principale, talvolta unica, fonte di soddisfazione può renderlo progressivamente isolato e distaccato dalla realtà concreta. Il rischio più grande è quello di un vero e proprio ritiro sociale, in cui l’adolescente si chiude in camera ed entra a contatto unicamente con il mondo virtuale.
- Altre problematiche possono manifestarsi nell’attività scolastica, con un decremento delle performance: uno studio dell’università Milano Bicocca ha infatti dimostrato una correlazione fra l’utilizzo dei social prima dei 14 anni ed un minor rendimento scolastico.
- Il punto più importante della dipendenza da social è certamente il modo in cui essa impatta sulla maturazione delle abilità sociali e di decision making dell’adolescente: l’addiction da social rende gli adolescenti meno capaci di tollerare la frustrazione, di perseverare in compiti significativi e di restare concentrati per lunghi periodi di tempo.
- Inoltre, a livello sociale, può creare delle distorsioni talmente ampie da poter interferire con i reali processi di socializzazione che maturano durante l’età adolescenziale: le capacità di prosocialità, empatia e reciproco ascolto che si sviluppano in occasioni sociali concrete e reali sarebbero dunque messe a rischio dall’utilizzo smodato del digitale.
Cosa fare per contrastare la dipendenza da social?
Come per ogni dipendenza, la primissima cosa da fare è prevenire: nel contesto di figli adolescenti ciò significa comprendere la situazione dell’adolescente da un punto di vista individuale, sociale, ma anche storico e culturale.
Comprendere le necessità del figlio e la portata dell’innovazione tecnologica a sua disposizione. sapendogli fornire strumenti adatti al fine di poter, con la sua testa, ragionare criticamente sui rischi e sulle opportunità che i social offrono è la via più importante da percorrere.
La tecnologia social galoppa rapidamente e non ha nessuna intenzione di educare i suoi utenti ad un utilizzo parsimonioso e critico delle piattaforme, semplicemente perché non ne ha l’interesse.
Per questo motivo, sta ai genitori e a noi professionisti fornire ai ragazzi gli strumenti critici affinché siano in grado di ragionare con la propria testa ed apprendere ad auto-regolarsi.
Come parlarne con tuo figlio?
Ogni ragazzo è diverso ed ha bisogno di un approccio basato sulla sua specifica situazione per far sì che la comunicazione sia convincente ed efficace.
Se sei indecisa/o su come impostare il dialogo con tuo figlio, contattami per una consulenza personalizzata. Insieme vedremo:
- Qual è l’obiettivo dei social e cosa si nasconde dietro la loro mera funzione “ricreativa”
- Come fanno a tenere l’adolescente incollato allo schermo e quali rischi si associano per la situazione specifica di tuo figlio, in base alla sua fase di sviluppo
- Di quali informazioni specifiche necessiti per affrontare la discussione con autorevolezza, efficacia e cognizione di causa
Conclusione
La dipendenza da social network è una problematica crescente, soprattutto tra i più giovani, che rischia di influenzare negativamente il loro sviluppo personale e sociale. I social soddisfano bisogni umani fondamentali, ma spesso distorcono la realtà, creando dipendenze difficili da superare. Riconoscere i segnali, comprendere le conseguenze e agire tempestivamente con strumenti di prevenzione è essenziale per garantire il benessere psicologico degli adolescenti.
Educare i ragazzi a un uso consapevole e critico dei social è una sfida che possiamo vincere insieme, con il giusto supporto e le giuste strategie.